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Tumore prostata

Osimertinib ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel tumore del polmone non-a-piccole cellule rispetto alla terapia con Platino


Uno studio di fase 3 ha mostrato che Osimertinib ( Tagrisso ) ha prolungato la sopravvivenza libera da progressione nei pazienti affetti da carcinoma polmonare non-a-piccole cellule T790M-positivo, avanzato, rispetto alla terapia con Platino.

Osimertinib è un inibitore della tirosin-chinasi ( TKI ) di EGFR, orale, irreversibile, che è selettiva sia per la mutazione di EGFR sia per la mutazione di resistenza T790M con attività a livello del sistema nervoso centrale.

Nella componente di fase 1 della sperimentazione clinica AURA, uno studio di fase 1/2, il tasso di risposta obiettiva per Osimertinib nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule T790M-positivo è stato del 61%.
La durata mediana della sopravvivenza libera da progressione è stata di 9.6 mesi.

Nello studio di fase 3, in aperto, randomizzato, sono stati arruolati 419 pazienti con tumore NSCLC T790M+.
Tutti i pazienti avevano una progressione della malattia dopo la terapia di prima linea con inibitori della tirosin-chinasi di EGFR, e sono stati assegnati in modo casuale in un rapporto 2:1 a essere trattati con 80 mg di Osimertinib al giorno oppure con Pemetrexed più Carboplatino o Cisplatino.

I pazienti che hanno ricevuto Osimertinib presentavano una sopravvivenza libera da progressione significativamente più lunga rispetto a quella con terapia a base di Platino e di Pemetrexed ( 10.1 mesi vs 4.4 mesi; hazard ratio, HR = 0.30; IC 95%, 0.23-0.41 ).

Osimertinib ha anche prodotto un miglior tasso di risposta obiettiva ( ORR ) ( 71%; IC 95%, 65-76 ) rispetto alla terapia con Platino più Pemetrexed ( 31%; IC 95%, 24-40; odds ratio, OR = 5.39; IC 95%, 3.47-8.48 ).

I pazienti con metastasi al sistema nervoso centrale che sono stati trattati con Osimertinib avevano una sopravvivenza mediana libera da progressione più lunga rispetto a quelli sottoposti a terapia con Platino più Pemetrexed ( 8.5 mesi versus 4.2 mesi; HR=0.32; IC 95%, 0.21-0.49 ).

I pazienti assegnati ad Osimertinib hanno anche presentato una incidenza di eventi avversi di grado 3 o superiore rispetto a quelli sottoposti a terapia con Platino più Pemetrexed ( 23% vs 47% ).

Gli eventi avversi più comuni nel gruppo Osimertinib sono stati diarrea ( n=113; 41% ), rash ( n=94; 34% ), pelle secca ( n=65; 23% ) e paronichia ( n=61; 22% ).

Il profilo di sicurezza di Osimertinib era coerente con quello riportato in precedenza e diverso rispetto a quello del gruppo Platino e Pemetrexed.
Nel complesso, gli eventi avversi tendevano a essere più gravi nel gruppo Platino e Pemetrexed.

In conclusione, Osimertinib è risultato più efficace della combinazione chemioterapica a base di Platino nei pazienti con carcinoma del polmone non-a-piccole cellule positivo per T790M, dopo progressione della malattia con terapia di prima linea a base di inibitori della tirosin-chinasi di EGFR. ( Xagena2016 )

Fonte: The New England Journal of Medicine, 2016

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