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Tumore prostata

Denosumab e sopravvivenza libera da metastasi ossee in uomini con cancro alla prostata resistente alla castrazione, non-metastatico


Denosumab ( Xgeva ), un anticorpo monoclonale anti-ligando RANK, aumenta significativamente la sopravvivenza libera da metastasi ossee ( hazard ratio [ HR ], 0.85; P=0.028 ) e ritarda i tempi alla prima metastasi ossea nel carcinoma prostatico non-metastatico resistente a castrazione, un valore basale di antigene prostatico specifico ( PSA ) uguale o superiore a 8.0 ng/mL e/o un tempo di duplicazione del PSA uguale o inferiore a 10.0 mesi.

Per identificare gli uomini a rischio più elevato di metastasi ossee o decesso, sono state valutate le relazioni tra livello di PSA e tempo di duplicazione del PSA con la sopravvivenza libera da metastasi ossee nel gruppo placebo e l’efficacia e la sicurezza di Denosumab in uomini con tempo di duplicazione del PSA minore o uguale a 10, minore o uguale a 6 e minore o uguale a 4 mesi.

In totale, 1432 uomini con tumore alla prostata non-metastatico resistente a castrazione sono stati assegnati in maniera causale, e in un rapporto 1:1, a somministrazione mensile sottocutanea di Denosumab 120 mg oppure a placebo.

L’arruolamento è iniziato a febbraio 2006; il cut-off per l’analisi primaria era luglio 2010, quando circa 660 uomini avevano sviluppato metastasi ossee o erano deceduti.

Nel gruppo placebo, una minore sopravvivenza libera da metastasi ossee è stata osservata con una diminuzione del tempo di duplicazione del PSA al di sotto degli 8 mesi.

Nell’analisi per tempo di duplicazione del PSA basale più breve, Denosumab ha aumentato la sopravvivenza libera da metastasi ossee di una mediana di 6.0, 7.2 e 7.5 mesi in uomini con tempo di duplicazione del PSA uguale o inferiore a 10 ( HR, 0.84; P=0.042 ), uguale o inferiore a 6 ( HR, 0.77; P=0.006 ) e uguale o inferiore a 4 mesi ( HR, 0.71; P=0.004 ), rispettivamente.

Denosumab ha inoltre aumentato il tempo alle metastasi ossee in base al sottogruppo di tempo di duplicazione del PSA.

Non sono state osservate differenze nella sopravvivenza tra i gruppi di trattamento per la popolazione generale dello studio o per i sottogruppi di tempo di duplicazione del PSA.

In conclusione, pazienti con un minor tempo di duplicazione del PSA hanno maggior rischio di metastasi ossee o decesso.
Denosumab migliora la sopravvivenza libera da metastasi ossee in uomini con tempo di duplicazione del PSA più breve e sembra esercitare i maggiori effetti in uomini ad alto rischio di progressione. ( Xagena2013 )

Smith MR et al, J Clin Oncol 2013; 31: 3800-3806

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