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Tumore prostata

Enzalutamide nel cancro alla prostata metastatico prima della chemioterapia


Enzalutamide ( Xtandi ) è un inibitore orale del recettore per gli androgeni, che prolunga la sopravvivenza negli uomini con carcinoma della prostata metastatico resistente a castrazione in cui la malattia è progredita dopo la chemioterapia.
Sono necessarie nuove opzioni di trattamento per i pazienti con carcinoma della prostata metastatico che non hanno ricevuto chemioterapia, in cui la malattia è progredita nonostante la terapia di deprivazione androgenica.

In uno studio in doppio cieco, di fase 3, 1.717 pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Enzalutamide ( alla dose di 160 mg ) oppure placebo una volta al giorno.

Gli endpoint co-primari erano la sopravvivenza libera da progressione radiografica e la sopravvivenza globale.

Lo studio è stato interrotto quando una analisi ad interim pianificata, condotta quando erano stati segnalati 540 decessi, ha mostrato un beneficio del trattamento attivo.

Il tasso di sopravvivenza libera da progressione radiografica a 12 mesi è stato del 65% tra i pazienti trattati con Enzalutamide, rispetto al 14% tra i pazienti trattati con placebo ( 81% di riduzione del rischio; hazard ratio [ HR ] nel gruppo Enzalutamide, 0.19, P minore di 0.001 ).

In totale 626 pazienti ( 72% ) nel gruppo Enzalutamide rispetto a 532 pazienti ( 63% ) nel gruppo placebo erano vivi alla data di cutoff ( riduzione del 29% del rischio di morte; HR=0.71, P minore di 0.001 ).

Il beneficio di Enzalutamide è stato dimostrato in tutti gli endpoint secondari, inclusi il tempo all'inizio della chemioterapia citotossica ( HR=0.35 ), il tempo al primo evento scheletrico correlato ( HR=0.72 ), una completa o parziale risposta dei tessuti molli ( 59% vs 5% ), il tempo fino alla progressione dell’antigene prostatico specifico ( PSA ) ( HR=0.17 ) e un tasso di declino di almeno il 50% del PSA ( 78% vs 3% ) ( P minore di 0.001 per tutti i confronti ).

L’affaticamento e l'ipertensione sono stati gli eventi avversi clinicamente rilevanti più comuni associati con il trattamento con Enzalutamide.

In conclusione, Enzalutamide ha diminuito significativamente il rischio di progressione radiografica e di morte e ha ritardato l'inizio della chemioterapia negli uomini con tumore alla prostata metastatico. ( Xagena2014 )

Beer TM et al, N Engl J Med 2014;371:424-433

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