Oncologia & Immuno-Oncologia
Aggiornamento in Medicina
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo immunoglobulina G4 completamente umano inibitore del checkpoint di morte programmata-1 ( PD-1 ), che ripristina l’attività immunitaria delle cellule T.
Uno studio di fase II ha valutato l'attività antitumorale, la relazione dose-risposta, e la sicurezza di Nivolumab nei pazienti con carcinoma a cellule renali metastatico ( mRCC ).
I pazienti con carcinoma a cellule renali, variante a cellule chiare, precedentemente trattati con agenti mirati alla via VEGF ( fattore di crescita dell’endotelio vascolare ) sono stati assegnati in modo casuale a Nivolumab 0.3, 2, o 10 mg/kg per via endovenosa una volta ogni 3 settimane.
L'obiettivo primario era quello di valutare la relazione dose-risposta misurata dalla sopravvivenza libera da progressione ( PFS ); gli endpoint secondari includevano il tasso di risposta obiettiva ( ORR ), la sopravvivenza globale ( OS ) e la sicurezza.
In totale, 168 pazienti sono stati assegnati in modo casuale alle coorti Nivolumab 0.3 ( n=60 ), 2 ( n=54 ) e 10 mg/kg ( n=54 ).
118 pazienti ( 70% ) avevano ricevuto più di un regime sistemico in precedenza.
La sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 2.7, 4.0 e 4.2 mesi, rispettivamente ( P=0.9 ).
Il tasso di risposta obiettiva sono stati 20%, 22% e 20%, rispettivamente.
La sopravvivenza mediana globale è stata di 18.2 mesi, 25.5 mesi e 24.7 mesi, rispettivamente.
L'evento sfavorevole più comune correlato al trattamento è stata la stanchezza ( 24%, 22% e 35%, rispettivamente ).
19 pazienti ( 11% ) hanno avuto eventi avversi di grado 3 o 4 correlati al trattamento.
In conclusione, Nivolumab ha dimostrato attività antitumorale con un profilo di sicurezza gestibile per le 3 dosi studiate nel carcinoma a cellule renali metastatico.
Nessuna relazione dose-risposta è stata rilevata. ( Xagena2015 )
Motzer RJ et al, J Clin Oncol 2015; 33: 1430-1437
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