Natera Banner
Bayer Banner
Gilead Banner
Tumore prostata

Trastuzumab emtansine versus Capecitabina più Lapatinib nel tumore mammario HER2-positivo in fase avanzata, trattato precedentemente


Il coniugato anticorpo-farmaco Trastuzumab emtansine ( Kadcyla ) è indicato per il trattamento dei pazienti con tumore al seno metastatico HER2-positivo precedentemente trattato con Trastuzumab ( Herceptin ) e un taxano.
L'approvazione di questo farmaco è basata sui dati di sopravvivenza libera da progressione e sui dati di sopravvivenza complessivi ad interim dello studio di fase 3 EMILIA.
E' stata presentata una analisi descrittiva dei dati globali di sopravvivenza finali derivati dallo studio EMILIA.

EMILIA è stato uno studio di fase 3, randomizzato, internazionale, in aperto, di uomini e donne di età a partire da 18 anni con cancro al seno HER2-positivo, non-resecabile, localmente avanzato o metastatico, precedentemente trattato con Trastuzumab e un taxano.

I pazienti arruolati sono stati randomizzati a Trastuzumab emtansine ( 3.6 mg/kg per via endovenosa ogni 3 settimane ) o a controllo ( Capecitabina 1.000 mg/m2 autosomministrati oralmente due volte al giorno nei giorni 1-14 su ogni ciclo di 21 giorni, più Lapatinib 1.250 mg oralmente una volta al giorno nei giorni 1-21 ).

La randomizzazione è stata stratificata per area regionale mondiale ( USA vs Europa occidentale vs altri ), numero di precedenti regimi di chemioterapia per malattia non-resecabile, localmente avanzata o metastatica ( 0 o 1 vs maggiore di 1 ) e coinvolgimento della malattia ( viscerale vs non-viscerale ).

Gli endpoint di efficacia co-primari erano la sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza complessiva.

Il protocollo di studio è stato modificato per consentire il passaggio dal controllo a Trastuzumab emtansine dopo che la seconda analisi di sopravvivenza globale ad interim ha superato il limite prefissato di efficacia di sopravvivenza globale.

Tra il 2009 e il 2011 sono stati arruolati 991 pazienti ammissibili e sono stati assegnati casualmente a Trastuzumab emtansine ( n=495 ) o Capecitabina [ Xeloda ] e Lapatinib [ Tyverb ] ( controllo, n=496 ).

In questa analisi descrittiva finale, la sopravvivenza globale mediana è stata più lunga con Trastuzumab emtansine che con il controllo ( 29.9 mesi vs 25.9 mesi; hazard ratio, HR=0.75 ).
136 pazienti su 496 ( 27% ) sono passati dal controllo a Trastuzumab emtansine dopo la seconda analisi di sopravvivenza globale ( durata mediana di follow up 24.1 mesi ).

Dei pazienti originariamente assegnati casualmente a Trastuzumab emtansine, 254 su 495 ( 51% ) hanno ricevuto Capecitabina e 241 su 495 ( 49% ) sono stati trattati con Lapatinib ( separatamente o in combinazione ) dopo la sospensione del farmaco in studio.

Nella popolazione di sicurezza ( 488 pazienti trattati con Capecitabina più Lapatinib, 490 pazienti trattati con Trastuzumab emtansine), si sono verificati meno eventi avversi di grado 3 o maggiore con Trastuzumab emtansine ( 233 su 490, 48% ) rispetto al trattamento di controllo con Capecitabina e Lapatinib ( 291 su 488, 60% ).

Nel gruppo di controllo, gli eventi avversi più frequenti di grado 3 o maggiore sono stati: diarrea ( 103 su 488 pazienti, 21% ) seguita da sindrome da eritrodisestesia palmo-plantare ( 87, 18% ) e vomito ( 24, 5% ).
Il profilo di sicurezza di Trastuzumab emtansine è risultato simile a quello riportato in precedenza; gli eventi avversi di grado 3 o maggiore più frequentemente riportati nel gruppo Trastuzumab emtansine sono stati trombocitopenia ( 70 su 490, 14% ), aumento dei livelli di aspartato aminotransferasi ( 22, 5% ) e anemia ( 19, 4% ).

Sono deceduti 9 pazienti per eventi avversi; 5 di questi decessi sono stati giudicati correlati al trattamento ( 2 nel gruppo di controllo: malattia coronarica e insufficienza multiorgano; e 3 nel gruppo Trastuzumab emtansine: encefalopatia metabolica, sepsi neutropenica e leucemia mieloide acuta ).

Questa analisi descrittiva della sopravvivenza globale finale nello studio EMILIA ha dimostrato che Trastuzumab emtansine ha migliorato la sopravvivenza complessiva nei pazienti con tumore mammario metastatico HER2-positivo trattato in precedenza anche in presenza di un trattamento crossover.
Il profilo di sicurezza è stato simile a quello riportato nelle analisi precedenti, riaffermando Trastuzumab emtansine come un trattamento efficace e tollerabile in questa popolazione di pazienti. ( Xagena2017 )

Diéras V et al, Lancet Oncology 2017; 18: 732-742

Onco2017 Gyne2017 Farma2017


Indietro